Con l’arrivo dell’estate e, quindi delle vacanze, aumenta anche il rischio di furti.
In Italia sono oltre 230 mila soltanto nell’ultimo anno di riferimento. In un decennio, l’ultimo, sono stati poco meno di due milioni. Al netto, s’intende, di tutti quelli non denunciati alle autorità. Ecco i numeri dei furti nelle abitazioni in Italia estratti dal database dell’Istat e sono sempre di più anche gli italiani che cercano di correre ai ripari tutelandosi con sistemi antintrusione.
Spesso, però, quando è troppo tardi, dopo aver subito il furto.
Migliorare la sicurezza utilizzando l’antifurto nebbiogeno
L’antifurto con fumogeno oltre ad essere considerato un ottimo antifurto in ambiente domestico e anche utilizzato così come i modelli precedenti come antifurto per negozio.
I locali commerciali, come è noto, soprattutto se di grandi dimensioni e dispersivi diventano spesso l’obiettivo preferito di ladri e malintenzionati.
Bonus ristrutturazioni edilizie 2018: inseriti anche gli impianti di allarme e sistemi di sicurezza.
La Legge di Bilancio 2018 ha confermato la proroga al 31 dicembre di quest’anno del Bonus ristrutturazione edilizia, ossia della detrazione d’imposta del 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 €, riservata a tutte le persone fisiche che realizzano lavori di ristrutturazione sulle proprie unità abitative.
Tra gli interventi che danno diritto alla detrazione c’è anche l’installazione di impianti di allarme e sistemi di sicurezza.
Anche per tutto il 2018, dunque, si possono installare, sostituire o “riparare con innovazioni” gli impianti di allarme e ottenere il rimborso del 50% della spesa sostenuta per questi, fino a un importo massimo di 96.000 €.
Telecamere a prova di privacy, il vademecum del Garante
L’adozione di sistemi di videosorveglianza è oggi in crescita costante. Il Garante, di fronte alle dimensioni assunte dal fenomeno e alle problematiche sollevate dall’utilizzo delle nuove tecnologie, ha individuato limiti e garanzie per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e insieme il loro diritto alla riservatezza.
Queste regole sono contenute nel provvedimento generale dell’Autorità del 29 aprile 2004 (consultabile su www.garanteprivacy.it).
Le telecamere sono ormai presenti ai varchi di accesso ai centri storici, nei luoghi pubblici, sui mezzi pubblici di trasporto, dentro e fuori le banche, gli esercizi commer ciali, le discoteche, i centri sportivi. Questi sistemi raccolgono, utilizzano e conservano dati personali, come la voce e l’immagine. Devono essere, quindi, installati nel pieno rispetto delle norme sulla privacy.
Telecamere per controllo spazzatura condominio
Uno strumento di controllo dei condomini per verificare che siano rispettate le regole sulla raccolta differenziata dei rifiuti è costituito dalla telecamere di videosorveglianza, installate sulle parti comuni destinate al posizionamento dei bidoni e alla raccolta porta a porta.
Nel caso in cui il sistema di videosorveglianza sia installato dal condominio per controllare le aree comuni, devono essere adottate tutte le misure e le precauzioni previste dal Codice della privacy e dal provvedimento generale del Garante in tema di videosorveglianza.
Tra gli obblighi che valgono anche in ambito condominiale vi è quello di segnalare le telecamere con appositi cartelli, eventualmente avvalendosi del modello predisposto dal Garante.
Le registrazioni possono essere conservate per un periodo limitato tendenzialmente non superiore alle 24-48 ore. Per tempi di conservazione superiori ai sette giorni è comunque necessario presentare una verifica preliminare al Garante per la Privacy.
Le telecamere devono riprendere solo le aree comuni da controllare (accessi, garage…), possibilmente evitando la ripresa di luoghi circostanti e di particolari che non risultino rilevanti (strade, edifici, esercizi commerciali ecc.).
I dati raccolti (riprese, immagini) devono essere protetti con idonee e preventive misure di sicurezza che ne consentano l’accesso alle sole persone autorizzate (titolare, responsabile o incaricato del trattamento).
L’assemblea condominiale potrebbe quindi deliberare l’installazione di telecamere di videosorveglianza se queste possono rivelarsi utili per scovare i trasgressori. Ovviamente si tratta di uno strumento opportuno quando le violazioni sono reiterate e le sanzioni elevate. (fonte: https://www.laleggepertutti.it/)

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Sempre più attività salvate dal Nebbiogeno.
Sono tante le notizie di persone che hanno salvato la loro attività o casa grazie al nebbiogeno. Un’ inattesa innovazione che porta nella nostra vita la nebbia come alleato per la nostra sicurezza.
Spulciando tra le varie notizie, possiamo renderci conto della potenzialità del sistema nebbiogeno, per la tutela della nostra privacy e sicurezza. La Voce del Trentino, ad esempio, ci riporta la notizia del tentativo di furto avvenuto nel bar del bocciodromo a Bolzano. I malviventi non hanno forzato la porta, per paura di far scattare l’allarme, ma hanno sfondato una vetrina con la base di un ombrellone. Hanno cercato di raggiungere la cassa, ma a quel punto sono stati avvolti da una fitta nebbia che non gli ha permesso di portare a termine il loro furto. Un altro giornale riporta il tentato furto in un negozio di occhiali a Urgnano in provincia di Bergamo, anche in questo caso i malviventi non sono riusciti a portare a termine il loro progetto criminale perché il sistema nebbiogeno li ha bloccati. L’anno precedente, lo stesso negozio, era stato visitato da malviventi ma, non essendo presente l’antifurto a nebbiogeno, i ladri hanno lavorato indisturbati e portato via refurtiva per diverse migliaia di euro. Proprio qualche giorno fa, il Corriere Adriatico, riporta la notizia di un tentato furto con spaccata ad una tabaccheria di Castelfidardo, andato a vuoto, anche questo, grazie all’impianto nebbiogeno. Le notizie continuano all’infinito! Torino Oggi pubblica un articolo relativo ad un tentativo di furto in un’oreficeria, reso vano dall’attivazione del nebbiogeno. Stessa sorte per i ladri di appartamenti sulle colline torinesi. In un caso, il sistema nebbiogeno ha permesso addirittura la cattura di malviventi che narcotizzavano le vittime. Leggendo tutte queste notizie ci si rende conto che, per ora, questo è il sistema più avanzato per bloccare le attività dei ladri. La conferma arriva, addirittura, da un ladro pentito ha ammesso che il nebbiogeno è quello che ha gli ha reato il maggior numero di fallimenti nella sua carriera di malvivente. Proprio per questo motivo sono sempre di più le persone che si affidano a questo sistema, in abbinamento ad un sistema antifurto già preesistente.
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Nebbiogeno antintrusione: evitare il furto alla radice
Le tipologie classiche di antifurto agiscono in modo passivo, dando l’allarme e avvisando le autorità, tuttavia non impediscono ai ladri di raggiungere il loro obiettivo, approfittando del tempo di reazione di proprietari, vigilanti e polizia. Anzi, proprio per sfruttare questa finestra temporale, i malintenzionati sono diventati sempre più veloci, il colpo medio dura meno di due minuti. Il nebbiogeno, invece, entra in gioco direttamente per evitare il furto alla radice. Nel momento in cui scatta l’allarme, il sistema immette una densa nebbia che crea una barriera fumogena in pochi secondi: il ladro, a quel punto, non riesce ad individuare visivamente il suo obiettivo ed è costretto alla fuga a mani vuote prima di smarrirsi nella coltre di nebbia artificiale, pena la cattura.
Casa domotica, ecco perché sceglierla
Casa domotica, quanto ci piace il termine? Sì, negli ultimi anni questo fenomeno è stato un vero e proprio trend in ascesa. Ma che cosa significa? Grazie ad un sistema di automazione la nostra casa può diventare «intelligente»: praticamente sono misurati i consumi energetici (e messi in pratica in modo intelligente), la temperatura, viene gestito l’impianto di sicurezza e l’automazione domestica.
Controllo via smartphone
Un’infinità di funzioni, da scoprire, da comandare a distanza, da programmare. Detto che la domotica è un’invenzione stupenda e capito di che cosa si tratta ci resta soltanto da comprendere il perché potrebbe essere opportuno il suo utilizzo. Anche in questo caso possiamo dunque partire dal risparmio energetico: gli elettrodomestici sono per esempio programmabili in base alla presenza o meno in casa di persone. Addio dunque alle luci accese con la casa vuota.
Poi c’è il capitolo sicurezza: telecamere controllabili via smartphone e sensori che permettono di rilevare eventuali incendi e fughe di gas. A trarne beneficio sono anche anziani e disabili: la casa grazie alla domotica può diventare più funzionale ed accessibile. Di conseguenza ecco anche maggiori vantaggi in termini di comfort. E non preoccupatevi: grazie ad interfacce davvero semplici e intuitive chiunque è in grado di «comandare» la propria abitazione.
Casa domotica per tutti
L’impatto iniziale potrebbe non convincervi: installare un sistema demotico in casa è sicuramente più costoso rispetto a non averlo.
Ma le differenze, come elencate in precedenza, sono parecchie. La ciliegina sulla torta è un vero risparmio tangibile sul lungo periodo per quanto riguarda la spesa energetica: si tratta dunque di un investimento, ammortizzabile nel corso del tempo.
(Di Daniele Cobetta – fonte: Casanetweek)
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Scuola: videosorveglianza dedicata al controllo esterno
La normativa stabilisce dei limiti del sistema di videosorveglianza specifica per istituti scolastici. Laddove la ripresa delle immagini riguardi anche le aree perimetrali esterne degli edifici scolastici, anche al fine di tutelare l’edificio ed i beni scolastici da atti vandalici, l’angolo visuale sarà delimitato alle sole parti interessate, escludendo dalle riprese le aree non strettamente pertinenti l’edificio inoltre, dovranno essere implementate le seguenti prescrizioni aggiuntive:
TVCC: non solo installazione ma anche consulenza
Ormai la figura dell’installatore di un impianto di videosorveglianza non è solo quella meramente tecnico-pratica dove è sufficiente la semplice fornitura e installazione ad opera d’arte di un impianto, ma l’installatore deve diventare anche un consulente per il cliente in merito al rispetto dei provvedimenti di legge. Questo perché è molto raro che il mandatario (cliente) di un impianto di videosorveglianza sia informato sulle normative di legge e, soprattutto, sulle normative della privacy.