Uno strumento di controllo dei condomini per verificare che siano rispettate le regole sulla raccolta differenziata dei rifiuti è costituito dalla telecamere di videosorveglianza, installate sulle parti comuni destinate al posizionamento dei bidoni e alla raccolta porta a porta.
Nel caso in cui il sistema di videosorveglianza sia installato dal condominio per controllare le aree comuni, devono essere adottate tutte le misure e le precauzioni previste dal Codice della privacy e dal provvedimento generale del Garante in tema di videosorveglianza.
Tra gli obblighi che valgono anche in ambito condominiale vi è quello di segnalare le telecamere con appositi cartelli, eventualmente avvalendosi del modello predisposto dal Garante.
Le registrazioni possono essere conservate per un periodo limitato tendenzialmente non superiore alle 24-48 ore. Per tempi di conservazione superiori ai sette giorni è comunque necessario presentare una verifica preliminare al Garante per la Privacy.
Le telecamere devono riprendere solo le aree comuni da controllare (accessi, garage…), possibilmente evitando la ripresa di luoghi circostanti e di particolari che non risultino rilevanti (strade, edifici, esercizi commerciali ecc.).
I dati raccolti (riprese, immagini) devono essere protetti con idonee e preventive misure di sicurezza che ne consentano l’accesso alle sole persone autorizzate (titolare, responsabile o incaricato del trattamento).
L’assemblea condominiale potrebbe quindi deliberare l’installazione di telecamere di videosorveglianza se queste possono rivelarsi utili per scovare i trasgressori. Ovviamente si tratta di uno strumento opportuno quando le violazioni sono reiterate e le sanzioni elevate. (fonte: https://www.laleggepertutti.it/)

VIDEOSORVEGLIANZA CONDOMINIALE
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